Perché le diete falliscono?

Perché le diete falliscono? Da Nutrizionista, la ritengo una questione interessante e anche se detto da me può sembrare paradossale, che le diete falliscano è una realtà innegabile.

Le risposte comuni a questa domanda generalmente sono: “perché ci sono troppe rinunce da fare”, “perché mangio troppo poco”, “perché è difficile gestire poi la vita sociale” e così via.
Bene, se queste sono le ragioni, evidentemente siete stati sfortunati (molto probabile) o non avete colto il senso del percorso che stavate facendo (estremamente probabile).

Ci tengo a ricordare l’etimologia della parola “dieta”: deriva dal greco dìaita che sta per “tenore”, “stile di vita”, etimologia citata e ripetuta in tutti i media fino quasi alla nausea.
Quasi come a volerci convincere che mantenere uno stile di vita sano sia una cosa facile: “l’abbiamo ripetuto così tante volte che è impossibile che tu non riesca a sostenerlo, su!”; un trend commerciale, una moda inclusiva in una società che punta al benessere ma naviga in un mare di…sciocchezze: parole vuote, consigli generali adattati a tutti, auto-banalizzazione di figure professionali che passano il loro tempo online ed ecco che il vero senso di quel famoso “tenore di vita” non esiste più.

Personalmente, cerco sempre di far capire ai miei pazienti che per tornare a star meglio occorre cambiare ciò che li ha condotti alla malattia e quindi a sedersi su quella sedia di fronte a me. Questo mi sembra ragionevole. Se non si è disposti a farlo, significa che non si è pronti a tornare a stare bene, ci sta. Ognuno ha i suoi tempi.

Per quanto riguarda invece l’inizio ed il proseguo di un percorso “non patologico”, dunque migliorativo, di uno stato psico-fisico non appagante, la questione è più complessa.
Ci troviamo in una sorta di limbo. Quanto dura? Se il percorso nutrizionale viene inteso solo come un percorso ALIMENTARE, molto poco.
Lo stile di vita cos’è? Non è forse l’insieme di come ci nutriamo, parliamo, muoviamo, pensiamo, amiamo, ragioniamo, divertiamo?

Ed è proprio per questo che le diete falliscono. Perché nel momento in cui iniziamo una dieta, spesso ci dimentichiamo di tutto il resto, concentrandoci esclusivamente sul cibo.
Questo approccio è insostenibile. In quanto esseri umani che perseguono la felicità, non riusciremo mai a trovarla se ci auto – incaselliamo in un piano alimentare.
Non riusciremo mai a trovarla se, dopo aver seguito diligentemente un paio di mesi di dieta, riapriamo gli occhi al mondo solo per ritrovarci spiazzati, quasi insonnoliti dopo un lungo sonno.

Dunque, non chiamiamola “dieta”, ma piuttosto consideriamola uno stile di vita. Ma lavoriamoci seriamente abbracciando la totalità del termine “stile di vita”.
Ritroviamo la serenità interiore, non solamente un involucro perfetto.